Quando ho iniziato a non dormire più, a scoprire di poter resistere con quattro/cinque ore per notte, alla giovane età di tredici anni, facevo un sacco di assolutamente niente nelle lunghe notti: leggevo credo, probabilmente studiavo perché si sa che la terza media deve essere un anno impegnativo – insomma – o preparavo l’outfit per la mattina seguente in base alle mie sneakers riposte in perfetto ordine nella scarpiera.
Così in questo freddo, ma primaverile, martedì mattina ho deciso di indossare queste candide Tudor in neoprene con fondo blu firmate Alberto Guardiani.
Mentre rassetto e metto in ordine gli ultimi fascicoli di un manuale giornalistico incentrato sul concetto di “moda e tendenze”, mi accorgo che è giunta l’ora di uscire di casa prima che la città si svegli del tutto. Prendo il mio cappotto preferito dall’armadio e me ne vado passeggiando senza meta nell’aura di blu di cui questa metropoli si tinge quando il grigio dell’inverno, oramai, non può più nulla.

Ph: Giulia D’Errico

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