Gli ambienti ferroviari hanno sempre quel tocco di mistero che fa molto thriller anni 80. Non so il motivo, forse saranno i graffiti, le impalcature d’acciaio, o il fumo delle carrozze appena rientrate in stazione, ma questa impressione la ho da quando sono piccolo. Magari perché agli inizi degli anni 90, la maggior parte dei film che ho visto ambientava le scende più crude in queste zone un po’ più decadenti, ma che allo stesso tempo sfidano tuttora i cuori più temerari.
Non a caso qualche giorno fa passeggiando per le strade di Milano mi sono imbattuto in uno di questi posti. Per fortuna era di mattina e non ero in nessun film. A dire il vero stavo andando a fare uno spuntino prima di recarmi ad alcuni appuntamenti.
La stagione estiva si è appena conclusa e non è più tempo purtroppo di indossare le shirt o le polo a manica corta. Così ho deciso di iniziare a indossare i primi capi autunnali. Il cappotto è lo stesso che vi ho introdotto nel racconto precedente e questa volta è in azzurro polvere. Ho scelto di abbinarlo con una semplice camicia di jeans, se no si corre il rischio di avere l’effetto “camice da infermiere”, e dato che è un capo così leggero e comodo ho deciso di possederne di svariati colori.
Quindi come avrete capito vi parlerò di Hevo’, questo nuovo brand pugliese, che ha stregato i miei occhi e che non riesco più a starne senza, ancora per un po’.

Jacket: Hevo’
Sunglasses: Moscot
Jeans: Armani

Pics by Nicolò De Vecchi

unnamed-5IMG_7143 unnamed-4

Lascia un Commento