La divertente Kia Soul ECO-electric bianca dalle rifiniture azzurre, aspettava tutte le mattine alla stazione Cadorna, di Milano, che arrivassi da Como, poiché ho soggiornato lì durante il corso della Milan Fashion Week SS 16. Non che a Giacomo, l’autista, importasse molto se indossassi una camicia firmata Armani o Levi’s, anzi quel simpatico e un po’ pettegolo driver era sempre tanto gentile e garbato con me e con chiunque mi circondasse.
Il primo giorno della settimana della moda, appena salii in macchina, mi informai un po’ sui requisiti di questo nuovo gioiello ecologico con oltre 210 km di autonomia grazie a delle batterie super efficienti.
Arrivato alla prima sfilata, quella di Corneliani, non vedevo l’ora di riaccomodarmi su quel morbido cuscino che mi aveva dato tanto comfort pochi minuti prima. Giunta l’ora di pranzo, dopo aver visto e commentato ben quattro fashion show, il mio stomaco aveva una gran voglia di cibo (dato che la prima colazione l’avevo consumata intorno alle ore 6:50 circa).
Una margherita ben cotta quasi bruciata, come piace a me” così esclamai appena seduto nella “Pizzeria Porta Garibaldi” situata in Corso Como; perché pensandoci bene infondo me la merito una sostanziosa pizza con mozzarella filante, magari accompagnata ad una foto di quella zona ferroviaria che per me fa tanto Vigilia di Natale.
Sedutomi in auto dopo una mezz’ora abbondante e pronto per la sfilata di Andrea Pompilio, con il finestrino abbassato ascoltavo le signore che si lamentavano del caldo e della scostumatezza dei giovani di oggi. Poi vidi i turisti, posare le buste dello shopping intenti a scattare una nuova cartolina ai palazzi antichi e senza ascensore del centro, di quelli dove il tardo pomeriggio la luce inonda le stanze di arancione misto alla musica degli artisti di strada.
Finita anche l’ultima sfilata con un sole che spaccava le pietre, che purtroppo non mi ha fatto interpretare “Mr maglietta bagnata ’09″ come durante le piovose fashion week invernali, tornai in stazione e salutai Giacomo.
Unico pensiero fisso era l’auto, la mia compagna di viaggio per ben dodici ore.
Infondo non è una semplice macchina; è un’amica che fa bene sia al cuore che all’ambiente.

Shirt: Doriani Cashmere

Shoes: ViaVela14

Ph: Davide Micciulla

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